domenica 27 ottobre 2013

Perle soffiate!


Chi mi frequenta in questo blog (e non avrà avuto modo di leggere alcunché di recente a causa del mio operoso silenzio) saprà che ho riposto molte speranze nella nuova tecnica per fare le perle soffiate del Maestro Davide Penso.
Trattasi di tecnica sfuggente, per apprendere la quale l'allievo è costretto a soffiare e tritare vetro per diverse ore in attesa che il miracolo avvenga e la palla si materializzi. Il vetro si scalda, si soffia, si soffia ancora, si fa esplodere (involontariamente) e si fa sbollire poi - tritandolo - in acqua per ricominciare da capo.


E fu così che in luglio, com'è noto mese che tipicamente garantisce le temperature più adatte per lavorare in prossimità di una fiamma aperta, decisi di affrontare l'impresa: provare a soffiare delle palle di vetro.
Ma dopo innumerevoli tentativi falliti - con le conseguenti quantità di prodotto tritato -  mi resi conto che, durante il corso, l'enorme concentrazione profusa nella prima fase della procedura mi aveva fatto completamente perdere di vista i passi successivi. Vale a dire che dopo aver scaldato-soffiato-tritato vetro per alcuni giorni, quando iniziavo a intravvedere un accenno di epifania, ovvero quando finalmente riuscivo a gonfiare una palla senza causarne l'esplosione.... beh, non avevo la più pallida idea di come continuare, come fare il secondo foro, come staccare la perla dalla canna....
Nulla.
Dopo la palla......il nulla.


Nell'impossibilità di correre a Murano a rifare immediatamente il corso, ho ricordato quello che si sente dire così tanto in questi tempi di crisi, cioè che la sinergia fa la forza, e mi sono rivolta a qualcuno che mi avrebbe sicuramente capita. E' quindi solo grazie alla consulenza di Carmen Buganza, altra originale presente al corso di maggio, sapiente artigiana del vetro, che sono riuscita a completare l'intero procedimento producendo le mie PRIME PERLE SOFFIATE!!!!!



Le immagini allegate contengono alcuni esempi. Non sono perfette, e ci sarà ancora molto da lavorare per renderle tali, ma prima di continuare a tritare vetro devo capire ancora un paio di questioni importanti.
In primo luogo cosa farci con tutte queste palle, anche se ho già un paio di idee che non c'entrano con la bigiotteria in questo senso. Poi cosa fare del vetro tritato in corso d'opera, visto che buttare la materia prima mi mette profondamente a disagio (in ceramica non si butta nulla). In questo caso sarà interessante sperimentare le possibili interazioni tra avanzi di vetro e terra.



venerdì 30 agosto 2013

Villa Miari Fulcis, Modolo nei pressi di Castion, Belluno


In libera uscita dall'eremo, mi troverete alla Villa Miari Fulcis, in occasione della seconda edizione della Mostra Mercato, durante tutto il fine settimana, dalle 9.30 alle 19.30. Speriamo che non piova, anche perché il mio gazebo NON è impermeabile.


mercoledì 10 luglio 2013

Murano, di nuovo - Parte seconda: Kristina Logan


E fu così che senza essermelo proposta, ho avuto il privilegio di assistere al corso della celebratissima Kristina Logan, la "Dot Queen" pubblicata tra i Masters dei creatori di perle di vetro. Kristina è una splendida e colorata donna americana con un debole per i viaggi - trascorre parte dell'anno in Europa, in Francia specialmente - e con una straordinaria abilità nel controllo del vetro fuso. Quando la si vede al cannello ci si rende conto che l'appellativo "la regina dei punti" è pienamente meritato: costruisce i suoi piccoli mondi aggiungendo punti di colore, accostandoli e sovrapponendoli con una padronanza degli spazi e delle dimensioni che è assolutamente impareggiabile.



Kristina è un'insegnante generosa e durante i corsi mette a disposizione tutto il suo arsenale di trucchi e dritte. Infatti anche sul suo sito sono disponibili delle risorse preziose per chi vuole imparare. Il video girato dal Corning Museum of Glass, che ospita alcuni pezzi di Kristina nella sua collezione permanente, è uno straordinario documento per chi desidera imparare o solo partecipare alla creazione di una perla magistrale.


Kristina è anche una fantastica orafa, e i gioielli finiti che costruisce sono degli oggetti bellissimi. Gli anelli sono specialmente belli, ma anche le collane chiamate Constellation, e i coloratissimi girocolli dedicati a sua figlia, quelli della serie Sophia (due dei quali porta al collo nella foto in alto).
Kristina è perfettamente a suo agio a Murano, dove la sua presenza annuale è un avvenimento prenotatissimo  al quale ogni lampworker vorrebbe partecipare nella culla del vetro, l'isola di Murano.
Sono stata molto fortunata: ho visto questa straordinaria artista all'opera, ho appreso una quantità di cose e ho imparato molto anche dagli altri partecipanti al corso.


C'è una cosa che mi ha particolarmente colpito del suo approccio alla creazione del vetro, qualcosa che vorrei tanto poter applicare alla mia vita: la concentrazione che diventa meditazione tramite il respiro che si coordina con le mani e si sintonizza con il corpo. Una specie di yoga artistico che le consente godere dell'attimo creativo e di esercitare il massimo controllo sulla materia. Kristina parla anche di questo nella sua presentazione video. Raccomandatissima.


domenica 2 giugno 2013

Murano, di nuovo - Parte prima

Nel novembre scorso sono stata a Murano per la prima volta, ma da allora le mie visite alla "fonte del vetro" si sono intensificate. Questa volta ci sono stata per imparare a fare le perle soffiate con il Maestro Davide Penso e il suo modo tutto personale di insegnare le tecniche del vetro.


Un'avventura affascinante (quanto frustrante): vedere la perla gonfiarsi e prendere vita, prima di esplodere a causa dell'inettitudine dell'allievo.  In un'intera giornata tutto ciò che sono riuscita a produrre sono due fagottini cavi di vetro trasparente, scarsamente circolari e  con un solo foro. Nulla che assomigli al raccolto di Davide della giornata.



Il fascino della tecnica mi ha comunque catturata. Probabilmente dovrò macinare qualche chilo di vetro prima di produrre qualcosa di decente, ma prima o poi ce la farò. Per il momento porto a casa una grande voglia di provarci (che dovrò tenere a freno perché sono in piena attività ceramistica), e, finalmente, la conoscenza di tre donne fantastiche con la passione per il vetro, provenienti da tre angoli diversi del globo. Incominciavo a dubitare che ci fossero altri miei simili in questo pianeta!


venerdì 12 aprile 2013

Il silenzio è d'oro?


Ci sono periodi in cui non si ha molto da dire.
Ci sono infatti momenti in cui si sta zitti e si fa, si ascoltano pareri, consigli - quasi mai richiesti, critiche - raramente benvenute, ma si continua a fare, spesso senza essere compresi.



Il pregio e il limite del mio temperamento pseudo-artistico: ho bisogno di continuare a fare, trovo infiniti stimoli, non riesco a smettere di continuare a provare, a sperimentare... Non c'è un punto di arrivo, solo un traguardo intermedio tra il punto di partenza e l'infinito.



Il silenzio è d'oro? Per me è di alluminio!! (in foto collane e girocollo, in vetro a lume e alluminio).