venerdì 20 aprile 2012

Collane, ovvero " Più foto e meno blah blah blah"

Questa è la volta delle collane. Della prima sono piuttosto fiera.  Si tratta di un'evoluzione degli orecchini di cui al post precedente, che però ha richiesto che mi cimentassi nelle saldature, cosa che ho fatto con la preziosa consulenza del mio orafo di fiducia (Sergio Innocente). L'impostazione generale mi viene da un girocollo di monete che ho sempre invidiato a una mia amica. La collana come oggetto in sé non è una mia passione, ma certo è un modo di utilizzare molte più perle in modo abbastanza libero. In altre parole ho una buona scusa per continuare a fare ancora molte perle (e queste si che sono la mia passione) senza la schiavitù di doverle replicare esattamente.

Questo girocollo ha una serie di particolarità: il rame è tagliato a mano e brunito alla fiamma e martellato, i chiodini sono smaltati sempre alla fiamma in vari colori, le perle sono tutte diverse ma negli stessi colori avorio, turchese, verde petrolio e marrone.



Sul dietro ogni chiodino è saldato al piattino e il fermaglio non è posto simmetricamente perché rimanga dietro al collo, ma in bella vista di fianco all'ultimo piattino. Così è anche più semplice da chiudere. Mi piace molto l'aria rustica-chic che viene fuori dall'insieme.



Questo qui sotto è invece un dettaglio di un'altra collana un po' pazza, sempre sul tema del rame, con charms di vario tipo appesi a un cerchio di rame martellato e saldato (ci sto prendendo gusto).


I charms comprendono una foglia in vetro, chiodini con la testa in vetro, campanelline in rame fatte con i chiodini smaltati e una conchiglia raccolta su una spiaggia di Puerto Rico (ho raccolto un sacco di conchiglie e sassolini, ecco un'idea per l'utilizzo). L'unico elemento di produzione di questa collana è la rosetta in rame che sta tra i chiodino e il fiore.  La trovo buffa e divertente.


Le ultime foto invece sono di un girocollo più serio, fatto con le perle in bianco e nero su cui ho imparato ad applicare i fili sottili di vetro (stringerwork).

Ventitre perle a lume con qualche accento in argentone tibetano, pietruzze riciclate (vintage se volete) e perline di conteria. Mi piace come lo stringerwork sdramatizza la serietà del girocollo in bianco e nero. Non proprio il mio stile (ammesso che io ne abbia uno), ma mi piace.



 Questo è un post esclusivamente fotografico e descrittivo. Fin qui ho sempre cercato di avere qualcosa da dire prima di scrivere in questa sede, ma sono arrivata alla conclusione che non sia una cattiva idea fare vedere le cose che faccio senza per forza dover parlare di massimi sistemi. Più foto e meno blah blah blah quindi. Enjoy!