mercoledì 14 maggio 2008

Non solo una questione di forma


Buffo come ci si eserciti per anni ad addomesticare il tornio, centrare palle di argilla lottando contro la forza centrifuga per ottenere forme regolari e poi, improvvisamente, si incominci a sentire la necessità di modificarle, ovalizzarle, renderle irregolari. Avevo visto le mini teiere di Phong Choo su Pottery Making e poi sono incappata nei suoi video su you tube. E’ incredibile quanto si possa imparare guardando questi filmatini, e in questi l’artista è particolarmente generoso. Rivela trucchi e piccoli segreti del suo gioco con la porcellana. Per esempio, usa barbottina e pasta di carta (paperclay liquida) per incollare i pezzi, e secondo lui l’adesione è molto migliorata. Lo vedremo all’uscita dal forno dei miei pezzi in terra rossa, piccole teiere o salsiere che siano. Per ora è estremamente interessante lavorare in piccolo ragionando sui dettagli più minuti, l’aggiunta di una base, eventuali piedini, texture sul manico e manici nuovi, non necessariamente tirati né convenzionali. Nella foto un esempio.

venerdì 2 maggio 2008

Ancora smalti a bassa temperatura



Lasciato in sospeso il raku, che la bella stagione non mancherà di chiamare in causa tra qualche settimana, ho deciso di accantonare momentaneamente la ricerca sugli smalti da gres. Ho grandi idee in questo settore, ma le resistenze del mio forno per il momento mi consigliano di usare temperature meno impegnative. Quando il forno deciderà che le resistenze sono definitivamente da sostituire riprenderemo l'argomento. Per ora mi concentro sulle possibilità della terra da maiolica perché tutto sommato mi ci trovo bene al tornio, i costi sono più contenuti e ci si può fare le ossa senza troppi complessi di colpa. Il problema è che gli smalti da bassa temperatura sono più difficili e danno meno soddisfazione. Infatti ho passato l'ultimo mese a inseguire un piccolo spiraglio. Ho provato formulazioni con fritte alcaline e colemanite - non uso mai piombo, litio, cadmio e selenio per mia scelta - e i risultati sono stati quasi sempre deludenti. Alle basse temperature il colore è semplice, ciò che non è semplice è avere uno smalto che non sia banale, abbia qualche accenno di texture e sia adatto alla ceramica d'uso. Quindi rileggendo alcuni dei miei maestri ho deciso di tentare la via delle sovrapposizioni. Ho ricacciato giù l'orgoglio e ho riesumato tutti gli smalti comprati pronti che avevo per vedere come interagiscono quando si sovrappongono, e pare che questa sia la strada giusta. Ho prodotto alcuni smalti pastello per l'interno degli oggetti e poi ci ho colato, spruzzato e schizzato altri smalti. In alcuni casi il manganese ha dato in escandescenze e ho docuti levigare bolle e reinfornare, ma la buona notizia è che HO TROVATO UNA STRADA NON BANALE PER LA BASSA TEMPERATURA!!!!! Alcuni risultati sono decisamente stupefacenti, i colori interagiscono con varietà paragonabile all'alta temperatura e le forme vengono sottolineate. Devo ancora esplorare altre soluzioni e sopratutto migliorare l'interno degli oggetti, ma questa è già una buona notizia. I risultati sono visibili nel mio fotostream all'indirizzo www.flickr.com/photos/silviadecet. A luglio probabilmente inizierò la produzione di smalti da gres perché si verificheranno due fatti epocali: avrò un impianto fotovoltaico e finalmente cambierò le resistenze al mio forno!!!!! Per ora però continuo la ricerca sulle terre rosse da maiolica, umili, duttili terre italiche.