lunedì 20 ottobre 2008

Stoke-on-Trent





In agosto abbiamo fatto un giretto per l'Inghilterra e il Galles, ed io non mi sono fatta scappare l'opportunità di buttare un occhio nel museo della ceramica di Stoke-on-Trent. Stoke è il nome della città che fu il centro della ceramica dello Staffordshire, sede delle celeberrime Wedgewood potteries. Volevo fare un giretto senza grandi aspettative, perché mi aspettavo una retrospettiva della ceramica tradizionale, un po' come i nostri musei della maiolica, per i quali ho un rispetto direttamente proporzionale all'interesse che mi suscitano. E infatti ho esaminato senza grande coinvolgimento una quantità di ceramiche riccamente decorate con motivi classici greco-romani persino sorridendo, ancorché tiepidamente, davanti alla brocca-guffo di cui lo Staffordshire va tanto fiero. Ero soddisfatta già dinanzi alle ceramiche tedesche al sale con la loro superficie maculata che mi hanno risvegliato dalla monotonia . Mi avviavo ormai alla fine pensando di avercela fatta a ritornare alla macchina prima della scadenza del disco orario quando, alas! , mi sono imbattuta nelle ultime due sale dedicate alla Studio Pottery: la ceramica del ventesimo secolo. Ho visto una straordinaria collezione di opere ed ho apprezzato dal vero il lavoro dei miti della ceramica del 900: Bernard Leach con la sua ceramica orientaleggiante e il suo simmetrico Shoji Hamada con i suoi servizi da tè in stile inglese; la tanto ammirata Lucie Rie con i suoi caratteristici gialli, Hans Coper, Michael Cardew. I nomi dei miei libri!!! Un'esperienza mistica costatami trenta sterline di multa che ho pagato volentieri (o quasi).

venerdì 17 ottobre 2008

Mea culpa


Non ho più aggiornato ma non sono stata oziosa. Ho prodotto una quantità di oggetti in terracotta, che prossimamente vedranno la luce smaltati, visto che L'IMPIANTO FOTOVOLTAICO FUNZIONA. Con il cielo completamente coperto oggi mi faceva mezzo KW. Mica male eh?
Sto quindi per riprendere gli smalti a bassa temperatura, visto che gli amici mi chiedono di poter usare le stoviglie che aspettano da mesi. E poiché questo è solo un mea culpa, cito solo gli argomenti di cui mi occuperò nei prossimi post:
- visita al museo di Trent-on-Stock, Staffordshire: grandiosa collezione di Studio pottery (ceramica contemporanea per i neofiti)
- lavoro a tema: le civette
- unica cottura raku dell'anno (per ora) e relativi risvolti psichici e socio-culturali.
Approfitto per inserire una foto tratta dalla cottura raku di cui riferirò nelle prossime.
E' un piatto fatto in semire a tornio, ricoperto di sigillata e lavorato con la riserva di vera e sovrapposizione di smalti. L'intersezione ha dato uno splendido marrone variegato. Soliti misteri irrisolti e non replicabili.