sabato 26 giugno 2010

Made in Italy: Vetlo di Mulano??

Non è facile la vita dell'artigiano, specialmente in un mondo che non dà valore al lavoro manuale. Difficile far capire per quale motivo una tazza foggiata a tornio e decorata a mano costi quanto due o tre tazze comprate al supermercato. E poi ci sono i furbacchioni tra gli artigiani stessi. Metti il caso del vetro di Murano e delle perle al lume. Una collega "artigiana" del vetro, a cento metri dal mio stand, ha allestito una postazione per la dimostrazione delle perle al lume, con tanto di cannello e bombole di propano/ossigeno.


Che fortuna - ho pensato. Finalmente riuscirò a vedere la tecnica dal vivo e a fare tutte le domande a cui non riesco ancora a dare risposta. E in effetti, la signora qualche perla la fà dal vivo, riscuotendo grande interesse tra le persone che poi sono invogliate ad acquistare gli oggetti che credono di aver visto nascere. Che "credono" di aver visto nascere, perché la signora magari le perle le sa fare, ma vende vetro cinese usando l'amo delle perle veneziane come specchio per le allodole.
Che delusione, manco gli artigiani vendono più artigianato, ai mercatini come a Venezia. E infatti, la "artigiana" (quante virgolette in questo post avvelenato), in separata sede ha ammesso che lei in realtà si ritiene un'ideatrice di perle che poi le fa fare da altri, ommettendo di dire che questi altri non sono artigiani, e tanto meno veneziani.


Si badi bene, dai cinesi non c'è che da imparare la capacità di cogliere le opportunità, soprattutto quelle che noi ci facciamo scappare. Certo è giusto che il consumatore sappia cosa compra e che il commerciante non finga di essere ciò che non è. E magari che queste sedicenti "mostre dell'artigianato" esercitino qualche tipo di filtro per evitare la presa in giro.
Ad ogni modo, forse una speranza c'è, a giudicare dalla cronaca del Gazzettino di oggi.
Venezia. Vetro di Murano "made in China": sequestrati 11milioni di articoli

Nei guai 3 società: due nella "patria" del vetro e una a Jesolo
Con un cambio di etichette cocci trasformati in artigianato


In foto due braccialetti di perle al lume fatte da me. 

mercoledì 23 giugno 2010

Ricorrenza di giugno: Mostra dell'Artigianato Artistico Città di Feltre

Non avete sbagliato pagina, ho solo cambiato la faccia di questo blog. Non avendo avuto il tempo di andare dalla parrucchiera a cambiare il mio look, mi accontento di questo.
Fine giugno è tradizionalmente il periodo in cui faccio l'unica (per il momento) fiera dell'anno, la Mostra dell'Artigianato Artistico Città di Feltre, che si terrà da domani sera, giovedì 24 giugno fino a domenica 27. Stesso luogo, più o meno lo stesso allestimento, ceramiche vecchie e recenti e - novità - una serie di gingilli, collane, braccialetti e sopratutto orecchini, costruiti attorno alle perline di ceramica di cui ai post precedenti, in pasta egiziana, raku o ossidazione e alle perle al lume con cui mi sto divertendo ultimamente.
Non ho abbandonato la ceramica, per la verità ho anche ripreso in mano il tornio in vista di un progetto di stoviglie color ambra di ferro in terraglia con decalcomanie. Altro discorso da continuare in altro momento.
Ridiscesa nel mondo reale del vasaio comunque, ho subito ricordato come mi si conciano le mani lavorando l'argilla al tornio. Ne ho ricavato un'unghia abrasa e la rimozione del "tatuaggio" di henné che mi ero fatta fare sul polso e l'avambraccio da una signora marocchina (di cui peraltro andavo piuttosto fiera).
Ecco dunque l'annuncio formale degli argomenti che tratterò nei post che verranno, una promessa e un promemoria.
- esiti del corso di costruzione manuale di Lana Wilson: trasposizione della tecnica di Lana in bassa temperatura, in ossidazione e riduzione.
- cottura raku di fine maggio: scatole e perline
- escursione nel mondo del vetro: perle al lume, vetrofusione e  nuovo forno multifunzione Prometheus Pro 7.
Per il momento corro a stampare i miei bigliettini per la mostra. Siete tutti invitati!!!!