domenica 3 agosto 2014

Di cabochon e castoni

Ultimamente mi sono appassionata alla costruzione di perle senza buco, ovvero di cabochon, e ai modi in cui questi possono diventare dei gioielli. Le proprietà e il comportamento del vetro sono sempre gli stessi ma lavorare su una superficie piatta anziché su un ago è una sfida che non potevo non raccogliere. L'esempio da cui ho imparato molto è Dora Schubert, che mi ha fatto capire i giochi di trasparenze ed elementi geometrici.


Al repertorio normale di punti e righe si sono aggiunte man mano tecniche più specifiche come quella della bravissima Mangobeads, i cabochon arlecchino, che sfrutta le caratteristiche naturali del vetro. Una tecnica laboriosa che dà dei risultati di grande soddisfazione.



Lo scopo iniziale di fare anelli è stato ampiamente raggiunto. Rame e argento sono perfetti per questo lavoro. La curva di apprendimento è stata molto ripida inizialmente, ma a un certo punto la costruzione dei castoni e poi degli anelli è diventata quasi naturale e una divertente alternativa al cannello.


A questo punto si tratta di trovare qualche altro utilizzo per i castoni, due tentativi sono già stati fatti. A voi il primo paio di orecchini.




1 commento:

Alessia Spalma ha detto...

Sono bellissimi, e tu sei sempre bravissima, sia col vetro che con il metallo ormai! :)
Alessia