Il 23 novembre è stato un giorno epocale per più di un motivo.
Dopo due anni di esperimenti solitari con il vetro a lume, dopo una crescita
per approssimazioni successive (che in inglese si traduce in modo molto più
efficace con "by trial and error" ovvero "provando e
sbagliando") sono andata a farmi dare una "raddrizzata" da un
Maestro (la maiuscola non è casuale) nella capitale mondiale del vetro a lume,
Murano.
Questo significa
che per la prima volta nella mia vita ho varcato gli 80 km che mi separano da
Venezia, ho preso il vaporetto e sono sbarcata a Murano nella bottega di Davide
Penso, maestro del vetro a livello planetario. Sono andata alla fonte a farmi dare una
sistemata dal quel Davide Penso ampiamente citato nel libro di Lark Books Masters: Glass Beads: Major Works by Leading Artists.
Ovviamente Davide
mi ha strapazzata a dovere. Il suo approccio è molto diverso da tutto quello
che avevo visto fino ad allora, vale a dire on-line e sui libri, visto che non
avevo altra esperienza dal vero. Basti dire che quando mi ha vista lavorare ha
detto subito: Ok, vedo che sai fare, ma per me come lavori tu è l'anticristo.
Davide ha un approccio professionale orientato alla produzione, infatti il suo
interesse è per il vetro come materiale dei fantastici gioielli che disegna e realizza.
Non gli interessa la singola perla e perciò non vede il senso dello spenderci
un'ora sopra. Mortificante ma molto istruttivo.
Ho imparato molto. Ho corretto qualche problema di
impostazione della fiamma e ho avuto delle buone dritte su come modificare la
mia posizione di lavoro, ma soprattutto ho imparato ad accelerare la prima
parte del lavoro, che è la più noiosa, cioè fare la perla, per poter passare
prima alla parte più creativa e interessante, ossia la decorazione.
Le mie perle
adesso sono più tonde e la mia fiamma è più efficace. Probabilmente continuo a
fare un sacco di errori, ma mi ci diverto di più perché il tempo che passo al
cannello è più produttivo e creativo. Con l'occasione ho fatto più pratica con
lo stringerwork, ovvero con i fili di vetro usati per disegnare, e di queste
perle sono "abbastanza orgogliosa."