giovedì 7 aprile 2011

Primavera all'improvviso / Suddenly it's spring

Orbene qui i problemi sono più di uno (altrimenti sarebbe il problema). Nell'angolo di mondo nel quale trascorro, spesso malvolentieri, la maggior parte dell'esistenza, la "bella stagione" - quella in cui si possono tenere le finestre aperte, le mani a bagno nell'argilla e in cui c'è abbastanza luce da stimolare il metabolismo -  dura solitamente tre mesi, quattro in annate memorabili. Il fatto che in queste ultime settimane abbiamo prematuramente temperature massime di 25 gradi e sole a volontà non solo destabilizza, ma per certi versi stressa e preoccupa.
Di motivi per stressarsi ne posso citare vari. Uno è l'erba - quella cosa verde che cresce dove non è desiderata e stenta a crescere nei luoghi in cui la si semina - la quale inizia già a richiedere cure e tagli senza i quali la pace in famiglia potrebbe essere messa a repentaglio. Altro motivo di stress di ordine domestico è che il sole mette in evidenza tutte le manutenzioni da fare (imbiancature, verniciature e così via) le quali in una casa vecchia come la mia sono all'ordine del giorno. Oggi per esempio, ho visto ahimè, il primo mucchietto di segatura da tarlo del soffitto, cosa che solitamente avviene in giugno.
Ovviamente nessuna delle mie attività invernali diminuisce, né il lavoro che paga le bollette (alla faccia della recessione), né quelle di silviapotter (leggi ceramica e vetro), anche perché l'unica mostra a cui partecipo, la Mostra dell'Artigianato Città di Feltre, che si tiene a fine giugno, vorrebbe che la nuova produzione fosse già in corso.
In altre parole io vivo in un luogo in cui il clima è un ottimo alibi per sognare di fare cose, senza sentirsi in colpa per non riuscire a farle, perché - si sa - è brutto tempo, fa freddo, è così grigio che non viene voglia di  mettere fuori il naso. Immaginate la fregatura di una primavera anticipata come questa.
Ok, adesso ho deciso di farmi un piacere. Anziché continuare a lagnarmi, ho deciso che mi siederò a fare per iscritto l'elenco delle cose da fare in ordine di priorità, poi aprirò la finestra, uscirò sul poggiolo, respirerò l'aria fresca della mattina, guarderò per trenta secondi il verde degli alberi del vicino, e sarò grata per questa anteprima di primavera che riscalda il cuore.
In foto "Miss Mao", ovvero qualcuno che è veramente contento che sia primavera, sullo sfondo dell'erba che cresce. Per citare Adrian Monk, "It's a gift, and a curse" (un dono e una maledizione).


Sorry folks if anybody would like to read this post in English. It's spring all of a sudden and I really, really do not feel like I want one more translation to do. It's just blah blah blah anyway.