domenica 4 marzo 2012

Domenica mattina a Sausalito ovvero di rockstars, artisti e filosofi




Sausalito è oltre il Golden Gate Bridge, di fronte alla città di San Francisco. Mooooolto Northern California, con la sua aria di benessere casual e i suoi mercati del biologico. Un centro turistico/commerciale in cui mi fermerei unicamente per fare due foto dello skyline di SF tra le brume, se non fosse che il nome Sausalito mi rispolvera qualche ricordo sopito. Ancora adesso non riesco a chiarire a me stessa quando o dove avrei visto le immagini che mi hanno fatto scribacchiare quell'appunto mentale: "la prossima volta in Nor Ca andare a Sausalito". Fatto sta che nel fantomatico filmato dei miei ricordi si parlava di una comunità di artigiani/artisti e bohémien ancorati - fuor di metafora - in un villaggio di case galleggianti sulle rive della Baia di San Francisco. Per una hippy nata con quindici anni di ritardo come me l'attrazione è irrinunciabile. Snobbato perciò il centro turistico che è valso a Sausalito la sua fama di "Portofino d'America", trascorro un'oretta a scandagliare la costa in cerca di qualcosa che assomigli a un agglomerato di houseboats.

Finalmente avvisto Waldo Point Harbour. Borghetto di case galleggianti senza dubbio, ma nulla che indichi la presenza di artigiani o bohémien. A dire il vero nessuna presenza umana in una soleggiata domenica mattina d'inverno, ad eccezione di tre visitatori, uno dei quali sembra essere un habitué impegnato ad illustrare le vicende del posto agli altri due. Ecco la persona a cui chiedere. Peter Kraemer mi spiega che il luogo è quello, ma che sono arrivata con una trentina d'anni di ritardo: il porticciolo ha cambiato mani ed è ora un agiato quartiere di professionisti. Chiacchierando con i suoi ospiti vengo a sapere che Peter Kraemer - lead singer e saxofonista della band psichedelica degli anni '70 "Sopwith Camel", ora rockstar in pensione - ha conosciuto i tempi mitici di Waldo Point. Ospite dell'artista Jean Varda e del filosofo Allan Watts, Peter ha vissuto a bordo del Ferry Vallejo, un traghetto dismesso diventato un centro d'attrazione per gli originali della Baia di San Francisco. Negli anni sessanta il Vallejo era IL ritrovo. Jean Varda,  pittore greco/francese poi diventato celebre per i suoi collage, nonché zio della regista Agnes Varda che gli dedicò il cortometraggio "Uncle Yanko", e Alan Watts, filosofo  Zen, al tempo vivevano a bordo del traghetto, e con loro giovani, artisti e intellettuali ispirati dall'aria di cambiamento.

Di Jean Varda dice Anaïs Nin in A Woman Speaks:
Da lui ho imparato l'arte di creare dal nulla. L'ho imparato da Varda, che costruiva collage a partire da pezzetti di stoffa...Varda inoltre recuperava materiali dismessi; fece una bellissima barca a vela greca con pezzi recuperati da altre barche. E' questa capacità di creare dal nulla ciò che dobbiamo ricostruire in noi stessi...l'essere in grado di creare qualcosa a partire dall'argilla, dal vetro, da scampoli di materiali, da oggetti di recupero, a partire da qualsiasi cosa, è la prova della creatività dell'uomo e della magia dell'arte.  



In una tiepida mattina di gennaio ho visitato un luogo, o piuttosto un tempo.
Mi rimane il dubbio di aver sognato o preso in prestito il ricordo di un borgo galleggiante popolato da artigiani, artisti e pensatori, una patria, il luogo a cui avrei voluto appartenere se non fossi arrivata in ritardo.  

Bonus track:  The Sopwith Camel, The Great Morpheus, Postcard from Jamaica.

2 commenti:

robe da gatti ha detto...

Grazie Silvia per questo tuo post: 15 anni fa ho avuto l'immensa fortuna di un viaggio da Los Angeles al Gran Canyon a San Francisco... Sausalito soltanto al volo, tempo di passare il Golden gate bridge, ammirare il ponte e la città dal fortino e scendere a Sausalito per due passi su un pontile tra le barche e un gelato con vista San Francisco... Da allora ho sempre detto: un giorno in questi luoghi ci tornerò... e tu in qualche modo mi ci hai portata, raccontando e facendomi scoprire anche tante belle cose -
Un saluto,silvia

Olly ha detto...

sì, davvero carino questo post!
...son stata a San Francisco e pensare che mi ero persa Sausalito mi stava già deprimendo...mi conforta il fatto che anche io sarei comunque arrivata comunque troppo tardi!!! ;o)