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domenica 1 gennaio 2017

Propositi per il nuovo anno e bilanci

Tra i propositi del nuovo anno ahimè non c'è una più assidua frequentazione di questo blog. Le ragioni sono varie. Mancanza di tempo per incominciare. Tra sito, social e e-commerce in costruzione certo non ho voglia di passare altro tempo al computer, che volentieri dedicherei al cannello o al tornio. Poi, correggetemi se sbaglio, ho l'impressione che il mondo proceda verso altri strumenti e che la lettura in generale non sia passatempo di molti. Si preferisce ormai il mordi-e-fuggi di Facebook e Instagram che a me non stanno molto simpatici, e mi dispiace perché il blog è stato in molti casi il mio modo di usare la lingua italiana in modo creativo, finalizzato ma creativo.
Poi sono venute meno le ragioni iniziali del mio blog. Mi ci sono avvicinata perché, in assenza di interlocutori umani, avevo l'esigenza di comunicare il mio percorso, le scoperte quotidiane del mio lungo apprendistato. Oggi sono un'artigiana con un negozio fisico e la comunicazione della mia passione per la ceramica e il vetro, del mio processo creativo, fa parte delle mie mansioni quotidiane. Anzi se vi capitasse di entrare nel mio regno incantato di via Lusa 1C nell'antico borgo murato di Feltre, sarà mia cura illustrarvi con dovizia di dettagli ogni manufatto (la parola "creazione" mi sta mooolto antipatica).



E per finire il discorso propositi, quello di quest'anno è TENERE DURO. Non lasciare che l'attività eroda la passione per l'argilla, per il vetro e per i metalli. E per questo dovrò limitare gli orari di apertura, che nel 2016 sono stati esagerati, e dovrò avviare seriamente l'e-commerce a cui sto lavorando.
Fine dei propositi

Quanto a bilanci, il 2016, primo anno della mia attività artigianale, non è andato male. Ho stabilito collaborazioni significative con altri artigiani locali, ho vinto il premio della giuria alla manifestazione "Portoni Aperti" di Nove (VI), ho avuto molte soddisfazioni da clienti italiani e stranieri. Ieri per esempio un mio vaso ha preso la strada del Canada.....pian pianino la Ceramica di Silviapotter sta invadendo il mondo. Insomma, ho messo a dimora molti semi e il tempo dirà che cosa ne verrà fuori.

domenica 3 agosto 2014

Di cabochon e castoni

Ultimamente mi sono appassionata alla costruzione di perle senza buco, ovvero di cabochon, e ai modi in cui questi possono diventare dei gioielli. Le proprietà e il comportamento del vetro sono sempre gli stessi ma lavorare su una superficie piatta anziché su un ago è una sfida che non potevo non raccogliere. L'esempio da cui ho imparato molto è Dora Schubert, che mi ha fatto capire i giochi di trasparenze ed elementi geometrici.


Al repertorio normale di punti e righe si sono aggiunte man mano tecniche più specifiche come quella della bravissima Mangobeads, i cabochon arlecchino, che sfrutta le caratteristiche naturali del vetro. Una tecnica laboriosa che dà dei risultati di grande soddisfazione.



Lo scopo iniziale di fare anelli è stato ampiamente raggiunto. Rame e argento sono perfetti per questo lavoro. La curva di apprendimento è stata molto ripida inizialmente, ma a un certo punto la costruzione dei castoni e poi degli anelli è diventata quasi naturale e una divertente alternativa al cannello.


A questo punto si tratta di trovare qualche altro utilizzo per i castoni, due tentativi sono già stati fatti. A voi il primo paio di orecchini.




martedì 24 giugno 2014

Anelli e mostra dell'artigianato artistico citta' di Feltre

Mia sorella diceva che da un artista non si possono pretendere piu' di una o due ossessioni. In un artigiano ce ne stanno di piu'? Magari tre o quattro ossessioni vagamente meno totalizzanti? Negli ultimi mesi ho lavorato a una delle mie: rendere i vetri indossabili in modi sempre diversi. 

Questa sfida e' stata piu' interessante del solito, perche' mi ha permesso di sconfinare in territori non esattamente miei, in tecniche di gioielleria che appartengono propriamente agli addetti ai lavori. Mi sono documentata, ho indagato le procedure ed i materiali (cosa non ovvia che pone un certo grado difficolta' quando si impara su testi anglosassoni e si pretende di tradurre le tecniche in italiano) e nei momenti di sconforto ho cercato lumi dal maestro orafo Sergio Innocente, che gentilmente ha incoraggiato e indirizzato i miei sforzi. 


Il mio lato anarchico dapprima ha cercato scorciatoie in grado di scavalcare le difficolta', poi lentamente e umilmente si e' arreso alle istruzioni dei testi. 

Ed ecco che finalmente, per approssimazioni successive, by trial and error, enfasi su error, ho imparato a saldare i castoni a misura dei miei vetri, e quindi a saldare gli anelli sui castoni. Grande soddisfazione (e qui il pubblico fa la ola), seguita da compulsione a ripetere per consolidare la tecnica e quindi dalle variazioni sul tema. I risultati sono quelli che vedete, e che potranno essere avvicinati nel mio stand della mostra dell'artigianato di Feltre, dal 26 al 29 giugno, ovvero questo fine settimana.