domenica 19 luglio 2009

Strings attached e diritto dell'artista


Detesto rimangiarmi la parola, e quindi sono molto infastidita dalle persone che dicono che faranno delle cose come se fossero ormai fatte, solo per dimenticarsene subito beatamente. E' parte del mio carattere, probabilmente un residuo atavico di cromosomi fuori tempo massimo, cosa d'altri tempi. Io ho un posto nella mia mente in cui tengo nota di ciò che ho detto e a cui non ho tenuto fede. Perciò qui intendo porre rimedio agli annunci proclamati in post precedenti e rendere conto di:
1. che ne è stato del puzzle dell'ultima cottura raku, cosa ormai dell'autunno scorso.
L'idea era brillante, come lo sono tutte le idee nella mia mente, specialmente quando sotto l'effetto di sostanze mood-altering (caffeina compresa). Si trattava di fare un telo con tasselli di semirefrattari spruzzati di ossidi e cotti a raku poi legati con il filo di rame. C'era stato un precedente altamente gradito dai destinatari, un prototipo 30x20 bluastro con un'unica variazione in rame metallico che io non ho trovato particolarmente entusiasmante, ma che per l'appunto, era piaciuto molto. Ho tentato quindi un'impresa di più ampio respiro, 50x50, con una spirale grande a riserva di cera e ossidi localizzati. Prima della cottura il concetto grafico era così ovvio che mi è sembrato superfluo contrassegnare i tasselli (cosa che avrei dovuto fare ancora a crudo) per la successiva ricostruzione. Ma si sa, il fuoco vuole la sua parte, e una volta estratti dal secchio della postriduzione i tasselli erano interessanti, rame metallico sparpagliato (boy we have copper) e interessanti contrasti con il nero della carbonizzazione. Quindi, il colpo di scena: ho scoperto di essermi lasciata alle spalle la parte più facile, il duro era rimettere insieme i pezzi. Posto che io sono nota per essere incapace di fare i puzzle e per la mia totale inabilità nei giochi di società, non mi che resta dire che il puzzle è rimasto sul tavolo di casa mia per due lunghe, lunghissime settimane, in attesa del contributo alla ricostruzione dei passanti, nipoti e morosi delle stesse, cugine e relativa prole e di chiunque altro vi si trovasse a circolare, idraulico compreso. Ho speso le serate, e parte delle nottate di quelle due settimane a trovare un senso alla spirale, e quando ne sono venuta a capo ho scoperto che mi avanzava una fila di tasselli. Ho risolto l'enigma esercitando il diritto dell'artista: è così perche lo dico io.
Il manufatto ha destato un discreto interesse alla mostra dell'artigianato. C'è stato addirittura un potenziale cliente (poi "liquesosi", ma non perdiamo le speranze) che l'ha ammirato descrivendolo come, cito letteralmente, "molto craneosacrale". Che avrà voluto dì????

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