sabato 11 luglio 2009

Digestione lenta


Mi ci sono volute due settimane prima di affrontare di nuovo la ceramica. Sarà che ho la digestione lenta, sarà che la scorpacciata della Mostra dell'artigianato non ha portato una grande sferzata di entusiasmo... Beninteso, è andata bene, anche meglio dell'anno scorso, lo stand era persino più carino, le mie cose erano di qualità migliore e la nuova produzione più coerente. Peraltro ho resistito strenuamente alla stanchezza e alle contrarietà senza farmi cogliere dall'emicrania (fino alla domenica successiva)... Ma il fatto che mi preoccupa, anche se mi rallegra sul piano personale, è che i miei clienti sono i miei amici e i miei congiunti. Sono stati così carini da esternarmi il loro apprezzamento portandosi a casa le mie ceramiche. E io gliene sono enormemente grata, anche perché in alcuni casi potrò rivederle a casa loro e mi riempie di gioia sapere che saranno utilizzate da persone a cui voglio bene. Ma d'altro canto questo mi fa temere che questa storia rimarrà un hobbie, anche se impegnativo, ed io dovrò continuare a tradurre frigoriferi, lavatrici e barriere paramassi per vivere e potermi concedere una casa e il lusso di avere un hobby.
Eppure alcuni obiettivi sono stati centrati: ho conosciuto delle persone nuove che apprezzano il mio lavoro, ho trovato due allieve - cosa che in sé per me potrebbe essere un impiccio visto che non mi piace insegnare, ma almeno mi apre una forma di condivisione possibile - e poi ho svuotato un po' i miei scaffali e fatto posto per quello che verrà. E tra ciò che verrà c'è la produzione dei trofei per il torneo di pindol, mago, lippa o comunque si chiami il progenitore del baseball, che mi sono stati commissionati dai miei bizzarri amici. Ma questo è ormai un altro post.

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