Mia sorella diceva che da un artista non si possono pretendere piu' di una o due ossessioni. In un artigiano ce ne stanno di piu'? Magari tre o quattro ossessioni vagamente meno totalizzanti? Negli ultimi mesi ho lavorato a una delle mie: rendere i vetri indossabili in modi sempre diversi.
Questa sfida e' stata piu' interessante del solito, perche' mi ha permesso di sconfinare in territori non esattamente miei, in tecniche di gioielleria che appartengono propriamente agli addetti ai lavori. Mi sono documentata, ho indagato le procedure ed i materiali (cosa non ovvia che pone un certo grado difficolta' quando si impara su testi anglosassoni e si pretende di tradurre le tecniche in italiano) e nei momenti di sconforto ho cercato lumi dal maestro orafo Sergio Innocente, che gentilmente ha incoraggiato e indirizzato i miei sforzi.
Il mio lato anarchico dapprima ha cercato scorciatoie in grado di scavalcare le difficolta', poi lentamente e umilmente si e' arreso alle istruzioni dei testi.
Ed ecco che finalmente, per approssimazioni successive, by trial and error, enfasi su error, ho imparato a saldare i castoni a misura dei miei vetri, e quindi a saldare gli anelli sui castoni. Grande soddisfazione (e qui il pubblico fa la ola), seguita da compulsione a ripetere per consolidare la tecnica e quindi dalle variazioni sul tema. I risultati sono quelli che vedete, e che potranno essere avvicinati nel mio stand della mostra dell'artigianato di Feltre, dal 26 al 29 giugno, ovvero questo fine settimana.
4 commenti:
Complimenti davvero! Bellissimi
Complimenti, veramente belle le perle e la montatura in anelli!!!
BELLISSIMI! BRAVA!!! HAI FATTO PASSI DA GIGANTE!!!
Grazie mille a tutte!
Posta un commento