domenica 25 aprile 2010

San Diego e Lana Wilson


Questo è il resoconto, per la verità alquanto tardivo, di un evento epocale: il mio primo corso di ceramica. Quasi dieci anni di sperimentazioni, letture e di navigazione in solitaria nelle insondabili acque dell'arte mi ci sono voluti prima di questo momento. Laboratorio di tecniche costruttive con Lana Wilson, apprezzata e pubblicatissima artista residente nella zona di San Diego, per l'appunto la sede del corso. Mi sono davvero sentita come al mio primo giorno di scuola, arrivando con la mia biciclettina e il pranzo al sacco. Lana è un turbine, un'affabulatrice. Mentre dimostra con una generosità che non mi aspettavo tutti i trucchi delle sue vecchie e nuove tecniche Lana racconta storie ed episodi della sua vita di insegnante e del suo passato. Tra questi lo scetticismo della sua famiglia d'origine rispetto alla sua carriera di artista, in particolare i candidi commenti di sua madre, il giudice più severo per la ceramica funzionale: una casalinga. Lana ha fatto la production potter e l'insegnante per molti anni prima di convertirsi alla costruzione manuale. Abbandonando il tornio ha anche rotto i ponti con i vincoli funzionali e si è dedicata esclusivamente alla sua idea di bellezza applicata all'argilla. Un approccio in cui la spontaneità non scende a compromessi e si esprime in piena libertà grazie alla padronanza del mezzo acquisita in una vita di disciplina. Uno stile vagamente barocco un po' contro corrente, ma estremamente comunicativo, pieno di simboli e rimandi a una religiosità molto new age, molto californiana per l'appunto. Le tecniche illustrate sono state essenzialmente la lavorazione a lastra morbida con impressioni di ogni genere, timbri, oggetti casuali, incisioni e la sovrapposizione di engobi colorati con la quale mi sto divertendo, con esiti alterni, da quando sono tornata. Ha costruito davanti a noi scatole, teiere, e piatti e complessi oggetti articolati con porte e cassetti. I partecipanti al corso erano di tutte le età, dal ragazzino all'ottantenne, con l'ovvia e solita prevalenza femminile, ma molti tra i presenti erano in realtà ceramisti di professione che non si sono fatti mancare l'occasione di imparare un gioco nuovo, perché è la dimensione ludica e spontanea la dominante nel lavoro di Lana. Nemmeno a me mancherà materiale per giocare per un bel po'.




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