domenica 24 gennaio 2010
Di Clam Chowder e di Pueblo Pottery
Il museo De Young spunta come un enorme pezzo di porfido sul verde del Golden Gate Park. E’ una struttura avanguardistica con una torre, occupata da uffici, che sembra un parallelepipedo attorcigliato su se stesso. Facciate a vetro riflettono la luce e confondono gli uccelli al punto da dovere essere coperte con reti che impediscono ai volatili di schiantarsi.
Il Museo contiene una piccola ma notevole collezione di pueblo pottery, oggetti della tradizione indigena degli Stati del Sud decorati a engobbio con pennellate minute e precise o fluidi pattern nei colori della terra, oppure con lucide superfici nere affumicate che si contrappongono a decorazioni opache nero su nero.
Sensuali superfici brillanti strofinate a pietra o a stecco con un lunghissimo lavoro manuale come quello di Magdalene Odundo. La collezione di arte contemporanea comprende due opere di Peter Voulkos, la collezione di arte precolombiana latinoamericana e degli splendidi esempi di ceramica d’uso figurativa, tra i quali mi ha impressionato una coppa monocroma affumicata con decorazione in bassorrilievo.
Per la cronaca, altro punto saliente della visita a San Francisco, il clam chowder, è la zuppa di vongole alla maniera della città, un denso intruglio biancastro servito in crosta di pane di pasta acida. Cosa ne penso? Preferisco le ostriche.
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