Lasciato in sospeso il raku, che la bella stagione non mancherà di chiamare in causa tra qualche settimana, ho deciso di accantonare momentaneamente la ricerca sugli smalti da gres. Ho grandi idee in questo settore, ma le resistenze del mio forno per il momento mi consigliano di usare temperature meno impegnative. Quando il forno deciderà che le resistenze sono definitivamente da sostituire riprenderemo l'argomento. Per ora mi concentro sulle possibilità della terra da maiolica perché tutto sommato mi ci trovo bene al tornio, i costi sono più contenuti e ci si può fare le ossa senza troppi complessi di colpa. Il problema è che gli smalti da bassa temperatura sono più difficili e danno meno soddisfazione. Infatti ho passato l'ultimo mese a inseguire un piccolo spiraglio. Ho provato formulazioni con fritte alcaline e colemanite - non uso mai piombo, litio, cadmio e selenio per mia scelta - e i risultati sono stati quasi sempre deludenti. Alle basse temperature il colore è semplice, ciò che non è semplice è avere uno smalto che non sia banale, abbia qualche accenno di texture e sia adatto alla ceramica d'uso. Quindi rileggendo alcuni dei miei maestri ho deciso di tentare la via delle sovrapposizioni. Ho ricacciato giù l'orgoglio e ho riesumato tutti gli smalti comprati pronti che avevo per vedere come interagiscono quando si sovrappongono, e pare che questa sia la strada giusta. Ho prodotto alcuni smalti pastello per l'interno degli oggetti e poi ci ho colato, spruzzato e schizzato altri smalti. In alcuni casi il manganese ha dato in escandescenze e ho docuti levigare bolle e reinfornare, ma la buona notizia è che HO TROVATO UNA STRADA NON BANALE PER LA BASSA TEMPERATURA!!!!! Alcuni risultati sono decisamente stupefacenti, i colori interagiscono con varietà paragonabile all'alta temperatura e le forme vengono sottolineate. Devo ancora esplorare altre soluzioni e sopratutto migliorare l'interno degli oggetti, ma questa è già una buona notizia. I risultati sono visibili nel mio fotostream all'indirizzo www.flickr.com/photos/silviadecet.
venerdì 2 maggio 2008
Ancora smalti a bassa temperatura
Lasciato in sospeso il raku, che la bella stagione non mancherà di chiamare in causa tra qualche settimana, ho deciso di accantonare momentaneamente la ricerca sugli smalti da gres. Ho grandi idee in questo settore, ma le resistenze del mio forno per il momento mi consigliano di usare temperature meno impegnative. Quando il forno deciderà che le resistenze sono definitivamente da sostituire riprenderemo l'argomento. Per ora mi concentro sulle possibilità della terra da maiolica perché tutto sommato mi ci trovo bene al tornio, i costi sono più contenuti e ci si può fare le ossa senza troppi complessi di colpa. Il problema è che gli smalti da bassa temperatura sono più difficili e danno meno soddisfazione. Infatti ho passato l'ultimo mese a inseguire un piccolo spiraglio. Ho provato formulazioni con fritte alcaline e colemanite - non uso mai piombo, litio, cadmio e selenio per mia scelta - e i risultati sono stati quasi sempre deludenti. Alle basse temperature il colore è semplice, ciò che non è semplice è avere uno smalto che non sia banale, abbia qualche accenno di texture e sia adatto alla ceramica d'uso. Quindi rileggendo alcuni dei miei maestri ho deciso di tentare la via delle sovrapposizioni. Ho ricacciato giù l'orgoglio e ho riesumato tutti gli smalti comprati pronti che avevo per vedere come interagiscono quando si sovrappongono, e pare che questa sia la strada giusta. Ho prodotto alcuni smalti pastello per l'interno degli oggetti e poi ci ho colato, spruzzato e schizzato altri smalti. In alcuni casi il manganese ha dato in escandescenze e ho docuti levigare bolle e reinfornare, ma la buona notizia è che HO TROVATO UNA STRADA NON BANALE PER LA BASSA TEMPERATURA!!!!! Alcuni risultati sono decisamente stupefacenti, i colori interagiscono con varietà paragonabile all'alta temperatura e le forme vengono sottolineate. Devo ancora esplorare altre soluzioni e sopratutto migliorare l'interno degli oggetti, ma questa è già una buona notizia. I risultati sono visibili nel mio fotostream all'indirizzo www.flickr.com/photos/silviadecet.
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